Diego Armando Maradona, ex numero 10 del Napoli e della nazionale argentina, è stato rinviato a giudizio dal Gup di Roma, poiché avrebbe diffamato tramite i media l’ex presidente di Equitalia, Attilio Befera. Il ‘Pibe de oro’, nel corso di alcune interviste, aveva dichiarato di essere “vittima di una persecuzione basata su documenti falsi e procedure irregolari”.
La vicenda di Maradona davanti al fisco italiano va avanti ormai da diversi anni, ma oggi si aggiunge un altro round alla partita che si disputerà in tribunale il prossimo 19 luglio 2016.È stato fissato per l’estate dell’anno prossimo, dunque, il processo che si terrà davanti al giudice monocratico della capitale. Assieme a Maradona, è stato rinviato a giudizio anche il suo legale, Angelo Pisani. Il provvedimento è stato notificato dal Gup Chiara Giammarco su richiesta del Pm Nicola Maiorano secondo il quale tra maggio e giugno 2014, l’ex campione argentino ha reso
“una serie di dichiarazioni, tra interventi pubblici e interviste a organi di informazioni, in cui affermava ripetutamente di essere vittima di una strumentale persecuzione da parte di Equitalia sulla base di documentazione falsa e di procedure irregolari che lo aveva portato vicino a gesti irreparabili, come accaduto ad altre persone”.
Equitalia si costituirà parte civile e sarà rappresentata a processo dai legali Emilio Ricci e Antonella Follieri. Intanto, gli avvocati di Maradona e Pisani – Sergio Pisani e Damiano De Rosa – fanno sapere:
“Il giudice non ha voluto tener conto delle nostre istanze sulla competenza territoriale. Il giudice naturale è quello dove viene stampato il giornale su cui è presente l’intervista. In questo caso Cassino. Abbiamo depositato al giudice la sentenza della Commissione tributaria che scagiona completamente Maradona dalle sue pendenze e quindi le sue dichiarazioni, seppur aspre nei toni, rientrano in un alveo di legittimità”.
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